Tetsunori Tawaraya è un creatore di microcosmi. I suoi fumetti sono habitat alieni ognuno popolato da creature diverse e governato da differenti regole, mondi distanti che influenzano lo stile e le tecniche di disegno e ammorbano la narrazione sino a piegarle alle proprie volontà (ce ne aveva già dato prova con Tetsupendium Tawarapedia). Tawaraya è un disegnatore della materia, e la materia infatti prevale su tutto. Le sue storie non sono formine che utilizza per dare contorni e confini al suo mondo, semmai è l’esatto contrario. Nei suoi fumetti è il contenuto che plasma il contenitore, è la materia che costringe lo spazio ad adattarsi alla sua presenza, stravolgendone regole, forma e temi.
Non fa eccezione nemmeno Crystal Bone Drive. In un mondo post-apocalittico contaminato da pericolose radiazioni che mutano gli organismi, l’unica moneta di scambio sono i propri organi e l’unica merce acquistabile è la LSREE, una droga che permette alle persone di sopravvivere in quell’ambiente ostile.
Tetsunori Tawaraya decide di dare corpo a questo suo nuovo e ostile microcosmo immergendolo nel nero più profondo. Tramite la tecnica dello scratchboard, i personaggi e gli ambienti sono letteralmente obbligati a emergere dal supporto, a scalfire la superficie del loro mondo e della pagina per poter esistere e sopravvivere. Di conseguenza le linee nervose che danno corpo ai personaggi acquistano una forza espressiva stupefacente, diventano fili elettrici scintillanti, combattono per non farsi sovrastare dalla notte in cui è sprofondato il pianeta.
La storia prosegue furiosa e concitata, con un dinamismo trasmesso più dal tratto che dalla costruzione delle tavole. In Crystal Bone Drive tutto è in movimento: ogni linea, ogni personaggio, ogni paesaggio, tutto pulsa e si muove sotto gli impulsi elettrici del disegno di Tawaraya, mai come ora attento a rendere la consistenza della materia, e infatti i momenti migliori del fumetto sono proprio le carni squarciate – brulicanti dell’ultima scintilla di vita- e quelle pronte a mutare.
In un contesto narrativo in cui è difficile scindere forma e contenuto, è altrettanto impossibile parlare di Crystal Bone Drive escludendo la confezione editoriale con cui la Hollow Press l’ha pubblicato. Il fumetto di Tawaraya è pubblicato su una carta nera, di un nero molto profondo, mentre i disegni sono stampati con un inchiostro argentato che si riflette alla luce. Aprendo il volume si ha la sensazione di immergersi in questo mondo oscuro percorso da elettricità, di far parte di quella realtà alternativa che Tetsunori Tawaraya ci sta raccontando.
Crystal Bone Drive
di Tetsunori Tawaraya
Hollow Press, 2016
32 pag.
DULUTH 