Gorgo | Lungomare, ovvero scrivere una storia senza protagonisti

Elena Mistrello è stata la prima a propormi le sue idee per Gorgo. Ne aveva due, una facile e una no. Abbiamo scelto la più difficile e non per un cieco desiderio di sfida nei confronti dei nostri limiti. Ad affascinarmi all’interno di quelle poche righe di soggetto c’era soprattutto la possibilità di creare una dinamica narrativa interessante, tutto per restituire una sua idea di mondo. Elena mi ha presentato Lungomare in questo modo:

Là dentro c’era un’intuizione interessante, ovvero quella di raccontare un gruppo molto numeroso di personaggi senza avere nessun protagonista. Bisognava raccontare il gruppo e i suoi movimenti, non le singole entità che lo andavano a comporre. Un gruppo numeroso come quello che popola i fumetti di Simon Hanselmann, con la differenza però che in quel mondo ognuno è protagonista a modo suo. Con Lungomare dovevamo invece parlare di un luogo condiviso tanto quanto le idee, di tante persone che si muovono in direzioni diverse per raggiungere lo stesso obiettivo. Insomma, ci era tutto chiaro, tranne il modo in cui ottenere questa cosa.

Ho chiesto quindi a Elena di scrivere tantissimo. Episodi brevi, storie più articolate, reportage, scambi di battute, slice of life, riflessioni, azioni, frammenti, tutto quello che le veniva in mente che poteva succedere all’interno di quel piccolo mondo. Ha scritto tutto quanto senza pensarci troppo, mandandomi blocchi di storie ed episodi scritti in velocità, con una scrittura molto colloquiale, diretta e a volte confusionaria che si è poi rivelata fondamentale per capire tono e atmosfera del fumetto.

Il soggetto di una storia sulle tagliatelle e il suo storyboard

Lungomare doveva avere sì la stessa spontaneità di quei racconti, ma soprattutto doveva mantenere intatto quel senso di anarchia narrativa che si respirava nei suoi scritti. Ancora una volta: come fare?

Dopo qualche mese di lavoro ci siamo ritrovati tra le mani moltissimo materiale scritto. Lì dentro abbiamo cercato un tema, aspetto che non avevamo minimamente calcolato. Senza averlo ci siamo ritrovati diverse storie che parlavano di rifiuti, ambiente e natura (e quindi indirettamente di riciclo, riutilizzo e sprechi). Le abbiamo unite in maniera organica, senza interruzioni, e ci siamo ritrovati tra le mani una sorta di lungo piano sequenza in cui manteniamo l’unità narrativa del luogo ma passiamo da un evento all’altro, da un personaggio all’altro.

Un ultimo appunto sulla fase di scrittura. Quando ho pensato a Gorgo mi ero dato praticamente solo una regola: non avrei fatto nessun tipo di narrazione seriale. Non sono un campione a mantenere le promesse e questo ne è l’ennesimo esempio. Lungomare sarà il primo episodio di una trilogia. D’altronde Elena e io abbiamo ancora da raccontarvi l’Impresa, che poi sarebbe il motivo per cui tutti i personaggi di Lungomare si muovono, pensano e fanno cose.

Come sempre questa è la cronaca delle decisioni prese, se poi si sono rivelate funzionali sta a voi leggerlo.


LUNGOMARE – Capitolo uno

di Elena Mistrello
editing di Matteo Contin
24 pagine in bianco e nero
16,8 x 24 cm
Lingua: italiano

Ovvero di come certi personaggi di origini e caratteri differenti si ritrovano in un unico luogo e in un unico tempo a condividere delle cose. In questo primo capitolo della storia le cose sono: spazzatura, riciclo, rifiuti, scarto, pulizie di primavera. E un’impresa da cominciare.

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