Cold prison | Holly Heuser mi aspetta al Bar Fortuna (Viale Monza, Milano)

Cold prison” è il secondo graphic novel di Holly Heuser. Lo ha pubblicato Eris Edizioni ad aprile 2024. Mi sono occupato dell’editing del libro e qui vi racconto com’è andata.


Il 19 luglio del 2022 scrivo questa breve recensione di “Milano emotiva“, il fumetto d’esordio di Holly Heuser uscito per Agenzia X. Il giorno stesso Holly mi scrive un DM su Instagram e mi dice che vorrebbe mostrarmi un nuovo fumetto, sono 60 pagine a colori fatte subito dopo aver finito “Milano emotiva”. Unica condizione: posso leggerle solo dal manoscritto, niente PDF (almeno per ora).

Nove giorni dopo siamo seduti a un tavolino del Bar Fortuna di Viale Monza. A Milano dovrebbe piovere (allerta meteo in codice giallo) ma poi avrà piovuto davvero? Non me lo ricordo mica. Holly tira fuori un quaderno dallo zaino e dentro quel quaderno c’è una storia che si intitola (almeno per ora) “Cold planet”. Devo leggerla ora e devo farlo davanti a lei.

Questa cosa un po’ mi imbarazza. La lettura è lo strumento che tutti usiamo per smontare un libro e poi rimontarlo adattandolo alla nostra vita e – almeno per me – questo processo di smontaggio non è cosa immediata. Rileggo più e più volte prima di dare un giudizio (ancora di più su un fumetto che ancora non esiste) e dare un parere così a freddo con una sola lettura, per di più di fronte all’autrice, non mi fa sentire molto a mio agio. Però capisco subito il perché di questa strana richiesta di Holly: prima della trama e del modo di raccontare, dovevo incontrare i materiali con cui il libro è stato fatto.

Come spesso succede (ma questo lo capirò nel corso dell’editing), Holly ha ragione. Leggere la prima volta quelle pagine e sentire il libro tanto con le dita che con gli occhi, mi mette in una prospettiva diversa. Quello che ho tra le mani smette di essere il manoscritto del nuovo libro di Holly Heuser per diventare il diario della protagonista della storia. Mi dimentico di Holly e leggo ciò che la protagonista ha così bisogno di documentare.

Alla prima lettura mi stupisce soprattutto un aspetto: questo è un libro senza esseri viventi. Ci sono i paesaggi algidi e desertici del pianeta alieno, gli interni disordinati del pod, i corridoi dell’astronave, ma nessun personaggio. Un libro di ambienti senza vita, una lunga soggettiva in cui l’unica cosa viva che si palesa e si muove è la sua mano. La mano di Holly ritrae sé stessa, lo sguardo di Holly osserva la realtà palpabile della finzione aliena.

C’è un’altra cosa di questa prima lettura che mi stupisce. La scrittura e i disegni sono capaci di trovare nel petto una crepa abbastanza larga da infiltrarcisi e arrivare dritti al cuore. Lo storytelling di Holly Heuser è potente e diretto perché il racconto delle emozioni e delle sensazioni non passa attraverso una trama ma dalla forza espressiva di scrittura e disegno. Il suo è un approccio emo che si traduce in una scrittura frammentata dal cut-up (nelle cui ripetizioni coesistono ossessione e mantra) e da un disegno in presa diretta e non pianificato in cui si accumulano tecniche diverse. Il risultato che ottiene è che percepiamo tutto delle vicende che coinvolgono la protagonista senza in realtà conoscerle nel dettaglio.

Questo libro che ancora per poco si chiamerà “Cold planet”, parte dall’autobiografia ma si apre a tutti cancellando i fatti e redigendo una cronaca delle sensazioni, puntando dunque a un tipo di universalità che non esclude nessun vissuto. Mi sembra una cosa interessante.

Ora bisogna solo trasformare quel manoscritto in un libro.


Cold prison

di Holly Heuser
200 pagine bianco/nero e colori
€ 20
15 x 21 cm. | brossura

Trovi “Cold prison” in vendita in libreria, nei principali e-commerce e sul sito di Eris Edizioni.

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